La desmopressina (o DDAVP) è un principio attivo utilizzato per trattare diverse condizioni legate al controllo dei liquidi corporei e alla coagulazione del sangue, particolarmente indicata per il trattamento del diabete insipido, l’enuresi notturna e alcune forme di emofilia.
In questo articolo analizziamo il principio attivo e il suo funzionamento, evidenziandone i principali impieghi clinici, la posologia, i principali effetti collaterali e controindicazioni.
Che cos’è la desmopressina e come funziona?
La desmopressina è un analogo sintetico della vasopressina, un ormone antidiuretico prodotto dall’ipotalamo e rilasciato nell’ipofisi, che svolge un ruolo di regolazione dell’equilibrio idrico del corpo e nella produzione di urina. Rispetto alla forma naturale, la desmopressina ha un’azione più prolungata e selettiva sui recettori renali, con minori effetti sulla pressione sanguigna. Inoltre, questo principio attivo è in grado di incrementare i livelli di fattore VIII o fattore anti-emofiliaco, il quale svolge un ruolo essenziale nel processo di coagulazione del sangue.
Questa duplice azione (renale ed emostatica) spiega la versatilità del farmaco in diverse aree terapeutiche. In commercio è disponibile in diverse formulazioni: compresse, spray nasali, fiale o gocce a seconda dell’indicazione terapeutica e della necessità clinica.
A cosa serve la desmopressina?
Grazie alla sua azione regolatoria nei processi di diuresi e coagulazione, l’utilizzo principale della desmopressina riguarda tre ambiti:
- Diabete insipido: una forma di diabete che, a differenza del mellito, è causato da un’alterazione del funzionamento della vasopressina. Durante il trattamento, la desmopressina riduce la produzione eccessiva di urina e la sete intensa, compensando il deficit di vasopressina naturale.
- Enuresi notturna: In bambini e adolescenti, aiuta a controllare la minzione durante la notte regolando la quantità di urina prodotta.
- Regolazione di sete e minzione: in generale può essere utilizzata per il trattamento di sete eccessiva o l’emissione di una quantità di urina anomala causate da un trauma cranico o da un intervento chirurgico.
- Disturbi della coagulazione: grazie alla sua azione di rilascio di fattore VIII, viene utilizzata come trattamento di supporto in alcune forme lievi di emofilia A e nella malattia di von Willebrand tipo 1.
Posologia ed effetti collaterali della desmopressina
Il dosaggio varia in base alla patologia e alla via di somministrazione (orale, nasale o endovenosa) e deve sempre essere stabilito dal medico curante.
In ambito industriale o di ricerca, è rilevante il suo profilo di sicurezza: il farmaco è generalmente ben tollerato, ma può causare ritenzione idrica e, in rari casi, iponatriemia, se non viene accompagnato da un controllo adeguato dell’assunzione di liquidi.
Gli effetti più comuni includono mal di testa, nausea e lievi disturbi gastrointestinali, generalmente transitori. È controindicata in caso di insufficienza cardiaca o renale, o in presenza di bassi livelli di sodio nel sangue.
Flarer e la distribuzione di desmopressina
In quanto principio attivo di grande rilevanza clinica, la desmopressina richiede standard elevati di qualità e sicurezza lungo tutta la filiera. In Flarer garantiamo la distribuzione di API come la desmopressina con piena tracciabilità, conformità normativa e supporto tecnico specializzato.
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