Azitromicina: cos’è, quali sono i benefici e qual è il suo ruolo nella terapia contro il Covid-19?

azitromicina

L’Azitromicina è il principio attivo che compone farmaci utili per combattere alcuni infiammazioni, facenti parte del gruppo dei macrolidi, di origine naturale. Recentemente oggetto di studio per via del ruolo nelle terapie contro il Covid-19, l’Azitromicina è attualmente in fase di validazione per via di alcuni studi condotti in Francia, relativi alla capacità di ridurre la proliferazione dei virus alle vie respiratorie.

Per saperne di più sull’Azitromicina continua a leggere l’articolo.

Azitromicina farmaco: cos’è e come agisce?

Il principio attivo dell’azitromicina diidrato è alla base di un antibiotico facente parte della famiglia dei macrolidi, una classe di antibiotici di origine naturale che spesso svolgono un’attività benefica contro le infiammazioni.

Nello specifico, i macrolidi molecole che interferiscono con la sintesi proteica del microrganismo patogeno (esercitata tramite il legame alla subunità ribosomiale 50S, che impedisce all’enzima peptidiltransferasi di provvedere all’allungamento della catena polipeptidica nascente) comportando, di conseguenza, il blocco della crescita e della moltiplicazione del microbo. Gli antibiotici macrolidi hanno di solito un’azione batteriostatica, e se somministrata ad alto dosaggio, battericida.

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A cosa serve l’Azitromicina?

Studi in vitro e in vivo hanno dimostrato che i macrolidi mitigano l’infiammazione e modulano regolano il sistema immunitario; in particolare essi si sono mostrati in grado di causare la riduzione delle molecole di adesione della superficie cellulare, la produzione di citochine proinfiammatorie, aumentare la fagocitosi da parte dei macrofagi alveolari e inibire l’attivazione e la mobilizzazione dei neutrofili.

Viene impiegata per far fronte a diversi tipi di infezioni:

  • della cute e dei tessuti molli;
  • delle vie respiratorie superiori e inferiori;
  • odontostomatologiche;
  • uro-genitali.

Per adulti, bambini e anziani, l’Azitromicina viene assunta solitamente con un dosaggio di 500mg al giorno per via orale, tramite compresse, polvere per sospensione orale o per via parenterale, in iniezioni endovenose e intramuscolari.

L’Azitromicina come antibiotico integrativo nella terapia contro il Covid-19: alcuni studi

Secondo l’Aifa esiste un’unica evidenza scientifica disponibile, seppure ancora oggetti di conferma e discussione, dell’efficacia dell’Azitromicna nella terapia contro il Covid-19. Vi sono infatti risultati preliminari di un recente studio francese, condotto su pazienti ricoverati, asintomatici e sintomatici, che presentavano disturbi delle alte e basse vie respiratorie. A 20 pazienti è stata somministrata idrossiclorochina in confronto ad un gruppo di controllo che invece non l’hanno assunta. In alcuni pazienti del gruppo che ha assunto idrossiclorochina è stata aggiunta azitromicina (6/20 pazienti) per la prevenzione delle sovrainfezioni batteriche.

Nei pazienti del gruppo a cui è stata aggiunta di azitromicina all’idrossiclorochina è stata notata una riduzione della carica virale e un significativo miglioramento del decorso della patologia (Gautret et al., 2020).

Vi è stato poi una successiva osservazione presso lo stesso ospedale (Méditerranée Infection di Marsiglia), 80 pazienti COVID-19 con infezione lieve-moderata hanno ricevuto azitromicina in associazione con idrossiclorochina per 10 giorni, con un generale miglioramento clinico.

L’Azitromicina è indicata come terapia contro il Covid-19?

Gli studi scientifici attualmente presentati sono tuttavia preliminari, e secondo esperti presentano criticità sia nel metodo sia nella stessa terapia: l’Azitromicina come trattamento contro il Covid-19 è dunque ancora oggetto di conferma di validità, poiché si rendono necessari studi su larga scala, con molti più pazienti e con casi variabili di età, genere, terapie in corso, ecc. Ad oggi, l’Azitromicina è indicata esclusivamente per trattamenti che presentino sovraesposizioni batteriche.

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