Conosciuto anche come mannite o D-mannitolo, il mannitolo è uno zucchero alcolico (poliolo) naturalmente presente in alcune alghe, funghi e piante superiori. Viene ricavato dal fruttosio attraverso un processo di idrogenazione, e grazie alla sua tollerabilità e versatilità, trova ampio impiego in ambito farmaceutico e nutraceutico, anche in campo pediatrico. In questo articolo ne approfondiamo le proprietà, scopi terapeutici e possibili controindicazioni.
Che cos’è il mannitolo e a cosa serve?
Il mannitolo, chimicamente classificato come un poliolo, è uno zucchero alcolico simile al sorbitolo ma con una diversa disposizione spaziale delle molecole. In ambito farmaceutico è utilizzato:
- Come principio attivo, per le sue proprietà diuretiche e osmotiche, utili nel trattamento di condizioni acute come l’edema cerebrale o la stitichezza occasionale.
- Come eccipiente, nella formulazione di compresse masticabili o orodispersibili, grazie alla sua stabilità, dolcezza e capacità di migliorare la palatabilità del medicinale.
- Il mannitolo trova anche impiego nel settore nutraceutico. In particolare è spesso associato al mirtillo rosso all’interno di integratori pensati per favorire la salute delle vie urinarie, aiutando nella prevenzione e gestione delle infezioni del tratto urinario (UTI).
Come agisce il mannitolo?
Quando assunto per via orale in quantità adeguata, il mannitolo richiama acqua nel lume intestinale attraverso un meccanismo osmotico, aumentando il volume fecale, stimolando la motilità intestinale. Per via endovenosa, esercita un’azione simile a livello renale, favorendo la diuresi e riducendo la pressione nei tessuti.
Gli usi più comuni, anche per bambini
Il mannitolo è ampiamente utilizzato nella pratica clinica e ospedaliera. In particolare:
- Come lassativo: indicato per il trattamento occasionale della stitichezza o per la preparazione intestinale prima di indagini endoscopiche.
- Come diuretico osmotico: in condizioni acute che richiedono un’azione rapida (traumi cranici, edema cerebrale, insufficienza renale acuta).
- In ambito pediatrico: grazie alla sua azione delicata e alla buona tollerabilità. È generalmente ben accettato anche per il sapore neutro e la scarsa incidenza di effetti collaterali.
Alcune controindicazioni
Nonostante la buona tollerabilità generale, l’uso del mannitolo è controindicato in alcune condizioni cliniche, come in caso di insufficienza cardiaca scompensata, anuria (assenza di produzione di urina), edema polmonare e ipersensibilità nota alla sostanza. Gli effetti collaterali variano in base alla via di somministrazione, ed è fondamentale assumere mannitolo per scopi terapeutici solito in seguito al consulto di un esperto.
La distribuzione del mannitolo
Grazie alla sua duplice funzione di eccipiente e principio attivo, il mannitolo rappresenta un ingrediente chiave in molte formulazioni farmaceutiche e nutraceutiche. In Flarer ne garantiamo la distribuzione con standard elevati di qualità, tracciabilità e sicurezza, in linea con le normative europee e internazionali.
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