Il Nadololo fa parte di una classe di farmaci chiamati beta-bloccanti e viene utilizzato, da solo o in combinazione con altri farmaci, per il trattamento dell’ipertensione, per prevenire l’angina pectoris e in alcuni casi per prevenire l’emicrania. Il principio attivo di questo farmaco agisce rilassando i vasi sanguigni, rallentando la frequenza cardiaca per migliorare il flusso del sangue e riducendo di conseguenza la pressione arteriosa.
Nadololo: cos’è e a cosa serve?
Si tratta di un farmaco molto importante per combattere l’ipertensione arteriosa: una condizione comune che, se non trattata, può causare danni al cervello, al cuore, ai vasi sanguigni, ai reni e ad altre parti del corpo. I danni a questi organi possono comportare una serie di complicazioni e malattie gravi come: infarto, insufficienza cardiaca, ictus, insufficienza renale, perdita della vista e altri problemi.
Oltre a ciò, il Nadololo è fondamentale per chi è affetto da una patologia del muscolo cardiaco chiamata cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva, e per chi presenta anomalie genetiche che provocano ritmi cardiaci irregolari e predispongono al rischio di morte improvvisa come la sindrome del QT lungo.
Il Nadololo è quindi un farmaco ampiamente richiesto e che rappresenta un vero e proprio salvavita per molte persone. Per questa ragione è fondamentale affidarsi a distributori e produttori certificati che siano conformi a tutti i requisiti necessari per l’esportazione all’estero, anche da paesi extra-UE.
Nadololo: meccanismo d’azione del principio attivo
Il principio attivo del Nadololo agisce inibendo i recettori beta-adrenergici. Questi ricettori provocano il rilascio di adrenalina e noradrenalina nel sistema nervoso autonomo simpatico e parasimpatico in risposta a determinati stimoli.
In base alla distribuzione nei tessuti e alle caratteristiche della loro struttura, si dividono in recettori α (alfa) e β (beta). La loro azione regola la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa, dando loro un ruolo chiave nella regolazione e gestione di malattie cardiache. Come tutti i farmaci beta-bloccanti, il Nadololo agisce sui recettori ß1 e ß2, in questo modo è in grado di evitare i ritmi cardiaci troppo lenti (attività simpaticomimetica intrinseca) e le aritmie cardiache; inoltre, ha attività competitiva o antagonistica anche nei confronti dei recettori α.
I farmaci beta-bloccanti sono in grado di influenzare la forza di contrazione del cuore e la frequenza cardiaca, stimolano anche vie secondarie che regolano la pressione arteriosa e la vasodilatazione, interagendo con il sistema renina-angiotensina (un meccanismo ormonale che regola la pressione sanguigna localizzato a livello renale) o con il rilascio di ossido nitrico, che è un potente vasodilatatore.
La disponibilità del Nadololo
La richiesta di Nadololo è sempre sostanziosa per via della sua grande utilità per una serie di disturbi molto comuni a livello globale, basti pensare che le malattie cardiovascolari sono state la causa di 19,8 milioni di morti al mondo nel 2022. Un numero importante ma in diminuzione rispetto al passato.
A causa di quanto appena affermato, la carenza del Nadololo comporta un emergenza per molte persone. A partire da novembre 2023 si è assistito ad una carenza di reperibilità del farmaco in Italia e in Francia a causa di una serie di problemi produttivi. Per questo motivo è intervenuto, in Italia, l’Ufficio Qualità dei Prodotti e Contrasto al Crimine Farmaceutico dell’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) che ha richiesto la distribuzione del farmaco in maniera contingentata. Tale azione è stata necessaria al fine di evitare eventuali fenomeni di accaparramento e, nel contempo, è stata autorizzata l’importazione di farmaci analoghi precedentemente non consentiti in Italia. La situazione è rimasta precaria fino all’8 marzo 2024.
Questo tipo di carenze creano situazioni particolarmente difficili da affrontare. Per questo motivo è importante avere un supporto costante in tutte le fasi, dallo scouting del farmaco, al trasporto, alla sua consegna, in modo da monitorare il processo in tutti i suoi aspetti e poterne gestire tutti gli eventuali inconvenienti.
Come usare il Nadololo e quali sono i principali effetti collaterali
Il Nadololo si presenta generalmente sotto forma di compresse da assumere per bocca. Di solito viene assunto, seguendo le istruzioni del medico curante, una volta al giorno con o senza cibo ed è consigliabile assumerlo sempre alla stessa ora. È bene non interrompere l’assunzione di Nadololo, in quanto l’irregolarità di assunzione può scatenare gli stessi problemi cardiaci per cui il farmaco viene prescritto.
Il Nadololo è stato ben tollerato nella maggior parte degli studi clinici effettuati, con effetti collaterali minimi. Gli effetti avversi più comuni sono sonnolenza e insonnia. In generale gli effetti collaterali del Nadololo sono dovuti principalmente alla sua azione sui recettori beta-2. Tuttavia, nel caso si notino sintomi anomali, il paziente è tenuto a informare il proprio medico.
Nadololo: il ruolo di Flarer
In Flarer, abbiamo contatti per l’approvvigionamento del Nadololo con partner riconosciuti da EDQM e sostenuti dal CEP. Grazie ad una solida rete di approvvigionamento e distribuzione, siamo in grado di gestire la ricerca e diffusione di questo principio attivo a 360°, consapevoli del suo ruolo fondamentale nella cura di questa patologia cardio-circolatoria. La nostra azienda è cresciuta negli anni sviluppando nuove competenze, consolidando una rete di oltre 100 partnership con aziende certificate di qualità. Ciò ci permette di gestire lo scouting, il trasporto e la fornitura di un ampio portfolio di API.
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