Materie Prime Cosmetiche: le analisi per la sicurezza

materie prime cosmetiche

Le materie prime cosmetiche sono gli ingredienti che compongono i classici prodotti per cosmesi che consumiamo ogni giorno della nostra vita, con una considerevole varietà e più volte al giorno. Data la loro centralità nella routine quotidiana di molte persone, è essenziale che le industrie cosmetiche garantiscano sempre totale trasparenza e sicurezza nel processo di reperimento, commercializzazione ed elaborazione delle materie prime. Le sostanze che compongono un cosmetico sono diverse, ma disciplinate secondo severi standard internazionali di analisi e controllo qualità.

Analisi Materie Prime Cosmetiche: cosa sono e come vengono valutate

Le materie prime cosmetiche sono solitamente suddivise in classi:

  • Tensioattivi
  • Emulsionanti e solubilizzanti
  • Lipidi
  • Additivi reologici e filmogeni
  • Umettanti
  • Antiossidanti e sequestranti
  • Conservanti e antimicrobici
  • Colori e pigmenti
  • Ausiliari e intermedi
  • Sostanze funzionali (principi attivi cosmetici)

Il primo controllo si esegue dalla verifica delle materie prime, cioè su tutti i singoli ingredienti scelti per la formulazione, dalla caratterizzazione delle fragranze alla determinazione di sostanze vietare seguendo regolamenti internazionali. Questi, devono essere accompagnate da scheda di sicurezza, scheda tecnica e certificato di analisi per ogni lotto acquistato.

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Analisi del prodotto cosmetico

Successivamente sul prodotto formulato dovrebbero essere eseguiti una serie di controlli e test chimico-fisici e test chimico biologico.
Nei test chimico-fisici di valuta lo stato fisico del prodotto, l’aspetto, il colore, il ph, la viscosità e la densità. Nei test chimico-biologici, invece, si opera a diversi step:

  • Test di stabilità della formula, ovvero la capacità di un prodotto di mantenere inalterate le proprie caratteristiche chimico-fisiche, organolettiche, microbiologiche e funzionali;
  • Challenge test, per verificare l’efficienza del sistema conservante usato nella formulazione. Il Challenge test riproduce in laboratorio l’aggressione microbica che il conservante dovrebbe evitare, e che può essere subita da un prodotto durante la sua vita; questa analisi determina il PAO (period after opening), ossia la scadenza del prodotto dopo l’apertura della confezione;
  • Patch Test: è un esame utilizzato per individuare la presenza di sostanze che determinano una reazione locale.

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La regolamentazione di riferimento

Il Regolamento 1223/2009 è la direttiva di riferimento europea per definire cosa sia un prodotto cosmetico, e per determinarne la sicurezza attraverso il metodo di fabbricazione, il controllo degli ingredienti e l’esaustività delle informazioni sull’etichetta. Il prodotto cosmetico viene sottoposto ad una serie di analisi, test e valutazioni per capire se è sicuro e in grado d’essere commercializzato. I controlli partono proprio dalle materie prime, che devono essere dotate di scheda di sicurezza, scheda tecnica e certificato di analisi per i lotti acquistati.

Le certificazioni Swissmedic

In Svizzera è Swissmedic l’organo che garantisce il rilascio delle certificazioni di sicurezza del singolo prodotto cosmetico, oltre all’autorizzazione della sua messa in commercio, previa dotazione di un documento che comprenda una relazione sulla sicurezza redatta da una persona qualificata e una descrizione del metodo di fabbricazione, che sia conforme alle GMP (Good Manifacture Practices). 

Flarer commercializza materie prime per cosmetici in totale conformità con le direttive GMP e GDP (Good Distribution Practices) e garantisce il supporto ai partner nella scelta della migliore soluzione a seconda delle esigenze, offrendo un catalogo di principi attivi cosmetici commercializzati grazie a solide partnership in tutto il mondo. Offre supporto analitico, di scouting e logistico per la distribuzione di materie prime cosmetiche.

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