La levofloxacina è un antibatterico di sintesi alla base di più comuni farmaci contro infezioni polmonarie e urinarie. La sua popolarità è dovuta non solo al trattamento delle polmoniti, ma integrato nelle terapie per la cura della malattia causata dal Covid-19, soprattutto in caso di sovraesposizioni batteriche e di particolari allergie. Lo sviluppo di farmaci a base di levoflaxacina è validato dai controlli qualità autorizzato dalle autorità sanitarie competenti.
Leggi l’articolo per approfondire la Levofloxacina!
Che cos’è la Levoflaxacina?
La levofloxacina è l’isomero S otticamente attivo dell’antibiotico fluorochinolonico ofloxacina, più potente dell’ofloxacina stessa e con minori effetti collaterali nel trattamento delle infezioni del tratto respiratorio inferiore e delle vie urinarie, infezioni della prostata e malattie a trasmissione sessuale. Viene utilizzata anche nella prevenzione dell’antrace, della diarrea del viaggiatore e della peste.
La levofloxacina uccide i batteri sensibili alla sua azione inibendo la replicazione del loro DNA. Nel mondo, la levofloxacina è stata validata per la prima volta nel 1993 in Giappone e successivamente negli Stati Uniti nel 1996. Nella UE l’approvazione concessa per la prima volta nel Regno Unito nel 1997 e successivamente in altri undici Stati membri: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna attraverso la procedura di mutuo riconoscimento (mutual recognition procedure, MRP).
La Levofloxacina nella terapia Anti-Covid 19
Nel decorso della malattia causata dal Covid-19, se il quadro clinico polmonare o radiologico dimostra focolai multipli con sospetto di sovraesposizione batterica si somministrano solitamente alcuni antibiotici mirati: i più comuni sono l’azitromicina per bocca e ceftriaxon, sostituibile proprio dalla levofloxacina r 500 mg anche in caso di febbre e tosse di entità severa.
La quality Assurance nella produzione di farmaci
La produzione di farmaci utili nelle terapie anti-Covid è una questione particolarmente delicata che richiede l’adozione di processi procedure rigorosamente controllate e dettagliate, volte a garantire che il farmaco prodotto corrisponda sempre agli standard qualitativi autorizzati.
In questo viene in aiuto la Quality Assurance che ha proprio la funzione di stabilire delle regole sulla qualità della produzione di un farmaco e che esse siano in linea con le direttive delle Autorità Sanitarie Competenti. Fra i molti compiti della Quality Assurance, vi sono:
- qualificare i fornitori di principi attivi;
- garantire ed esaminare procedure idonee ed eventuali criticità tramite analisi del rischio;
- standardizzare i processi produttivi perché siano replicabili nel tempo.
La qualità delle materie prime
La qualità delle materie prime che compongono un farmaco è dunque fondamentale: sottoposti a diversi controlli qualità, vengono sottoposti anche a procedure ispettive che coinvolgono anche strutture e stabilimenti, secondo le normative internazionali e le pratiche GMP (o GDP, che disciplina la logistica). In Svizzera è Swissmedic che garantisce ai consumatori la massima sicurezza e qualità sulla produzione e commercializzazione di materie prime.
Flarer, in conformità con gli standard di qualità internazionali, si occupa di qualificare partner nella fornitura di principi Attivi farmaceutici tramite audit documentati e on-site. Inoltre offre il servizio di importazione di API extra-EU, grazie al suo magazzino import situato in Germania.
Flarer si può dunque rivolgere a clienti europei nel vendere merce già importata nella comunità, così da non avere necessità di richiedere l’import license.