Lattoferrina e covid: il collegamento tra la glicoproteina del latte e la pandemia da Ciod-19.
In tempi così difficili cercare un alleato contro il virus si è rivelata una delle priorità assieme allo sviluppo del vaccino che ha interessato (e sta interessando tutt’ora) la ricerca scientifica mondiale. Oltre al patacetamolo per combattere i sintomi causati dal Covid, la Lattoferrina si è rivelata una materia prima particolarmente richiesta per aumentare le difese immunitarie ed eliminare le fonti di proliferazione del virus del Covid-19. Pur tenendo in considerazione che essa non rappresenta la cura definitiva contro la malattia, è stata oggetto di ricerca e commercializzata in tutti i Paesi del Mondo come eccipienti in moltissimi integratori.
Lattoferrina, alleata contro il Virus
La Lattoferrina è una glicoproteina dalle numerose proprietà: antimicrobica, antinfettive, antiossidante, immunoregolatrice e ferro-trasportatrice.
Scoperta nel 1939 nel latte vaccino, si trova in abbondanza nel colostro umano, nel plasma sanguigno e in secrezioni come lacrime e saliva.
Secondo uno studio di Elena Campione, ricercatrice dell’Università degli Studi di Tor Vergata di Roma, i benefici della Lattoferrina nella lotta contro il Covid-19 sono correlati alla capacità di questa glicoproteina di legarsi agli ioni del ferro presente nel nostro organismo. Il ferro è il nutriente che la Lattoferrina sottrae dal metabolismo di alcune specie patogene, come i virus, diminuendone la proliferazione e rendendolo molto più vulnerabile alla reazione immunitaria dell’organismo. Oltre a ciò sembra che la Lattoferrina renda l’organismo molto più resistente al contagio e consenta di ridurre i tempi di guarigione: secondo alcuni studi, i pazienti a cui è stata somministrata della lattoferrina oltre alle normali terapie si siano negativizzati nella metà del tempo richiesto.
Controllo e distribuzione della Lattoferrina
La lattoferrina è diventata il principio attivo principale di moltissimi farmaci e integratori in commercio, e come tale viene sottoposto a diversi testi di controllo qualità per verificarne la sicurezza, l’efficacia e la validità, secondo le specifiche della farmacopea internazionale.
Generalmente questi test si organizzano in vari step, tra cui:
- Identificazione e quantificazione del principio attivo;
- Ricerca e determinazione delle Sostanze correlate;
- Analisi Residuali (ricerca di pesticidi, micotossine, impurità genotossiche, ecc.);
- Test di dissoluzione e disintegrazione;
- Ricerca e determinazione dei Solventi residui;
- Test chimico-fisici su materiale per packaging e contenitori;
- Studi di stabilità
- Ricerca e determinazione delle Impurezze Elementari e polimorfiche.
Produzione e Commercializzazione di Lattoferrina
La produzione e la commercializzazione di Lattoferrina, così come di tutte materie prime farmaceutiche, è pianificata e monitorata attraverso standard stabiliti globalmente attraverso le GMP (Good Manifacture Practices) e le GDP (Good Distribution Practices). Queste linee guida determinano quali sono gli standard di sicurezza e distribuzione degli API e delle materie prime, disciplinando le condizioni di produzione e l’organizzazione di tutta la supply chain.
Tali linee guida assicurano inoltre che la compliance dei fornitori sia periodicamente verificata sulla base dei rischi potenziali e che siano degli accordi fra committenti e fornitori perché si delineino responsabilità e requisiti di qualità.
Flarer: affidabilità e sicurezza per la distribuzione di Lattoferrina e altre materie prime
In tutti questi mesi, Flarer ha giocato un ruolo importantissimo nel consentire ai suoi partner l’approvvigionamento di Lattoferrina, che fa parte dei suoi oltre 200 principi attivi funzionali. Con i suoi alti standard di sicurezza e qualità, e alla certificazione Swissmedic, Flarer è conforme agli standard europei e alle GDP, ed effettua servizi di auditing documentali e in sede per la verifica della GMP compliance dei partner e di tutta la supply chain delle materie prime farmaceutiche.